Anche Fiorello è stato vittima di Harvey Weinstein. A raccontarlo è lo stesso artista siciliano alla prima puntata del programma “Il socialista” in diretta audio su Facebook.
“Se non ho fatto Guerre stellari è colpa di Weinstein”
Scherza Fiorello mentre racconta la vicenda:”Se non ho fatto Guerre stellari e Rocky 6 è per colpa di Weinstein. Ora lo sapete”.
Ma nel produttore cinematografico più discusso di tutti i tempi ci si è imbattuto davvero. Negli anni 90.
Lo showman prese parte alle riprese del film “Il talento di Mr. Ripley“, uscito nel 1999 e prodotto proprio da Weinstein, per la regia di Anthony Minghella e con Matt Damon, Gwyneth Paltrow e Jude Law. In quell’occasione conobbe il produttore americano.
Qualche tempo dopo quell’esperienza Fiorello venne ricontattato dall’America per un altro film, sempre prodotto dalla Weinstein Production. Si trattava di “Nine” il musical di Rob Marshall.
Scorrendo il copione lo showman realizzò di avere un ruolo marginale, quello di “un elegante cantante italiano che canta mentre i due protagonisti entrano nella sala da ballo e cominciano a parlare tra loro”. Un’unica scena in cui probabilmente, secondo Fiorello, non sarebbe nemmeno stato inquadrato ma che lo avrebbe impegnato per gran parte delle vacanze estive.
La lettera minatoria
Rifiutò senza pensarci troppo. Poco dopo gli arrivò una lettera firmata da Harvey Weinstein in cui c’era scritto che se avesse rifiutato quela proposta, non avrebbe mai più lavorato in America.
Il racconto di Fiorello è arricchito della solita ironia che contraddistingue lo showman siciliano, ma dietro il sorriso rivela una testimonianza amara che va ad allungare la fila delle innumerevoli vittime del produttore Weinstein.
Foto Cinema Fanpage