A Modena una bambina ha vissuto una vicenda di emarginazione in classe rimbalzata sulle cronache di molti quotidiani. La bimba sarebbe stata l’unica italiana in una classe composta interamente da bambini stranieri. La madre, in seguito alle varie vicende di cui è stata protagonista la bambina, ha preso la decisione di trasferire la figlia in un’altra scuola elementare.
Il problema della mancata integrazione
Rosaria Piccinno, la madre della bambina, ha parlato di un problema di mancata integrazione. Di solito assistiamo al fenomeno opposto, una mancanza di integrazione nei confronti di chi proviene da altri Paesi. Invece questa vicenda, che per certi versi colpisce, va in direzione completamente opposta.
La madre della bambina ha precisato che non si tratta di un fenomeno di intolleranza nei confronti degli stranieri, ma anche di una questione di carattere didattico. La bambina sarebbe arrivata a casa piangendo e per questo alla fine sarebbe arrivata la decisione della madre di iscriverla ad un altro istituto.
Le dichiarazioni della madre della bambina
Secondo ciò che ha raccontato la madre della bambina emarginata, la piccola non sarebbe stata integrata specialmente nei momenti dedicati allo svago, come per esempio durante la ricreazione. Nella classe si sarebbero formati dei gruppetti, all’interno dei quali la bambina non sarebbe riuscita ad inserirsi.
Rosaria Piccinno ha auspicato un maggiore coinvogimento dei genitori, per facilitare il processo di integrazione, sempre importante in una società multiculturale.
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